lillistar

Saturday, November 10, 2007

quasi quasi...

io mi trasferisco!

lillistar.noblogs.org

Do Buy!

Purtroppo non so come caricare un video utube qui, per cio dovrete fare un piccolo sforzo di falange e cliccare su questo link per poter vedere il documentario DO BUY! parte 1, e qui e qui per parti 2 e 3.

è la tesi di master di Omair, e come avrete capito parla di Dubai- il film è stato girato nel giro di due settimane da una sola persona che non parla l'arabo - in più è disponibile su utube, e mi è piaciuto un casino. Penso che sia riuscito a catturare degli elementi veramente inquietanti di questo luogo con molta semplicità e senza troppe teorizzazioni. I suoni sono spaziali, vorrei tanto imparare e usarli così bene. Guardatevelo, spero vi piaccia.

Wednesday, November 07, 2007

sexy bloggers

ancora un pezzo da un blog che mi ha fatto ridere ridere::

andato un po' qui
irriverenza :O
grazie malapecora!

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Badhole!


velocemente solo per segnalare un nuovo blog nei miei link: LE BADHOLE

moooolto divertente! spero di riuscire a vedere presto anche i loro corti, che si prospettano stuzzichevoli.

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Tuesday, November 06, 2007

Il mercato


Non vorrei emulare troppo il mio amico London Mink che parla molto e in maniera molto precisa del mercato, ma oggi ci ho fatto un giro per la prima volta da quando sono tornata per cui questo evento si merita un post tutto suo.

Prima di tutto, ho dovuto aspettare un mese e mezzo prima di poterci andare perchè non avevo un portapacchi sulla bici. Da qualche giorno invece ho ripreso la mia vecchia amata bici munita di portapacchi che G. mi ha gentilemente aggiunstato ((vincendo così fra parentesi il concorso "eroina di lilli* dell'anno")), dunque ho ripreso la mia bici, ho caricato le due borsone rosse laterali e un sacco di sacchetti di plastica, e via siamo partite verso il mercato.

Per fortuna la mia casa non è per niente lontana, e la strada per arrivarci è proprio piacevole in bici per cui, zzzuuumm, gioia e allegria, sulle foglie gialle e rosse, zuummm,
fino al supermercatone, in fondo al parcheggio del supermercatone, dentro per un cancelletto, ed eccoci, asfalto e asfalto e la ferrovia da un alto, vialone fino ai capannoni,
un sacco di camion, camioncini, muletti, è una specie di zig zag selvaggio nella frensesia del mercato in tarda mattinata vicino all'ora di chiusura.
Allora veloce prima che arrivi il grosso camion mangia-tutto che si porta via ogni ben di dio e lo trasforma in poltiglia nella sua grassa pancia ingorda.
Si cerca e si rovista attorno ai bidoni della spazzatura e a volte anche dentro, e oggi il dioliberomercato mi ha regalato: un melone, un sacco di avocadi (già diventati guacamole), alcuni funghi freschi (già diventati zuppa di funghi e patate), maggiorana, prezzemolo e coriandolo freschi, rape dal colletto rosa, un sacco di insalata (rucola, indivia, lollo rosso), limoni e un sacco di banane. Ah, e due mini melanzane di cui non so che farmene...forse una libagione al diocompost?

Tutte cariche siamo scappate velocemente io e la mia bici verso il cancelletto ((uff, così grasse e cariche quasi non ci si passa)), veloci prima che arrivi il camioncino biaco della sicurezza che ti fa buttare tutto perchè daltrone anche la spazzatura è proprietà privata, buff, fuori nel parcheggio, via verso casa e un delizioso pranzetto multivitaminico e fresco.

Grazie dioliberomercato!

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Sunday, November 04, 2007

il 5 di novembre...

si costruisce Guy Fawkes...











e poi lo si brucia:




catarrrrtico!

Friday, November 02, 2007

Monday, October 29, 2007

Trapeze artists and Pink Grease sweatshop

Il mio lavoro a cottimo consiste nell'assemblare gioielli in plastica per T.D., un coppia di giovani artiste che si sono lanciate con grande successo nella produzione in serie di questi artefatti.
Lavorano in uno studio in una zona etnica molto modaiola, hanno un negozio nella via principale di questo quartiere e uno a Soho, in centro.
Organizzano feste e eventi nei loro negozi, il tutto dal sapore molto indie, sono su Myspace e hanno un fan club. Kate Moss sembra abbia messo i loro gioielli. (Una volta. Forse.)

Hanno delle persone che lavorano per loro nello studio, e tante che fanno esperienza lì, cioè lavorano gratis. Sul loro sito dicono che se sei brava a fare foto, a lavorare con photoshop o se ti piace "costruire cose", e hai bisogno di un lavoro non retribuito, sarebbero felici di sentirti.

Sembra che non basti, per cui prima di Natale hanno bisogno di persone come me e P. che si portino a casa dei pezzetti, li assemblino e li riportino a destinazione entro 7 giorni . I gioielli vengono poi controllati uno ad uno e se passano questo controllo qualità vengono poi pagati (in nero, in contanti). I gioielli che non passano il controllo di qualità non vengono pagati, ma vengono aggiustati e venduti comunque. A seconda del tipo, si viene pagati dai 35 ai 60 pence al pezzo, che a massima velocità e massima concentrazione porta e un salario di 4 pound (non ho il coraggio di trasformarlo in euro) circa all'ora.
Il lavoro è piacevole e semplice, ma è talmente mal pagato da essere imbarazzante. L'ultima volta ho gentilmente comunicato all'artista che "secondo me" il lavoro non era retribuito a sufficienza, e lei imbarazzata mi ha risposto che sanno quanto ci si mette a fare i gioielli e dunque era tutto calcolato bene. Poi mi ha assicurato che mi avrebbe chiamata appena ci fosse stato ancora del lavoro...2 settimane fa.
Mi devono dei soldi (pochi per la verità), e domani le devo chiamare e capire se mi vogliono ancora far lavorare, ma non sono neanche sicura di volerlo ancora fare. Meglio un lavoro di merda che nessun lavoro. In più, ho comprato un set di piccole pinze (mooooolto carine) per lavorare, e vorrei almeno ammortizzarne il costo!

Ah, dimenticavo: i pezzi vengono poi venduti nelle loro boutiqies e alla Tate Gallery per 25-50 pound al colpo. Non male.

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Sunday, October 28, 2007

Spritz, dub e ora solare



Ieri si è "consumata" la 27esima fiera del libro anarchica (www.anarchistbookfair.co.uk)
a cui non sono andata, anche se è in l'Evento dell'anno del movimento locale,
ma in compenso siamo andate alla festa post-fiera a RampART
(http://en.wikipedia.org/wiki/RampART_Social_Centre) con una bottiglia di plastica piena di Spritz (grazie alla mamma di K. che ci ha gentilemte mandato una bottiglia di Aperol dall'Italia), e abbiamo ballato ballato e chiaccherato sul tetto. La notte il cielo assume una colorazione stranissima, ieri era rossiccio/giallo aritificiale anche in piena notte.
Siamo tornate a piedi lungo il fiume fino alla fermata dell'autobus, era tardi anche se avevamo guadagnato un'ora e non c'era in giro proprio nessuno, e la marea era altissima. Il Tamigi ha una marea di 9 metri nonostante sia ben lontano dal mare e quando la marea è bassa compare una spiaggia dove quattro volte all'anno si celebra un grosso Reclaim the beach party.

Dopo la passeggiata nel silenzio del lungofiume, l'autobus era pieno da scoppiare, tutti fuorissimo, puzza di piscio, infernale.
Bella serata!

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