lillistar

Tuesday, April 17, 2007

armi di sopravvivenza




Uno degli elementi piú potenti per capire fino a che punto la cultura mainstream sia imbevuta di maschilismo, é andare ad esplorare quell'universo poco definibile e nebuloso che si potrebbe etichettare come cultura delle donne.
Non voglio perdermi in definizioni e dibattiti sulla possibilitá di esistenza o giustezza di una tale categoria, manteniamoci sul vago, intendiamola anche solo come "cultura prodotta dalle donne".
Appena si comincia ad esplorare quell'insieme di nozioni che impariamo a definire cultura, che va da ció che impariamo a scuola fino agli autori, ai registi, ai fotografi, ai pensatori in voga nelle culture di sinista, ci si accorge che il gruppo é composto principalemte da uomini, ed occorre grattare un po' piú a fondo per scovare le innumerevoli autrici, artiste di tutti i tipi, filosofe e scienziate che producono, pensano e scrivono.
Sembra una banalitá.
Ma l'impatto emotivo e intellettuale che provoca la scoperta di un universo semi clandestino e nascosto, di non facilissimo accesso, ma nenche impossibile da scovare, composto da incredibili donne che hanno innovato e contribuito alle loro discipline, é molto forte. È una sensazione di possibilitá che si aprono, di conferme, ma anche di rabbia verso un furto che ci é stato fatto, verso un mondo che ci é stato tenuto nascosto.




Quindi, si celebra!


Foto: Octavia Butler, scrittrice di fantascienza, morta prematuramente nel 2006.
Eccezionale e prolifica autrice che nei sui libri ha affrontato tematiche legate al genere, alla "razza", all'incontro tra specie e creature diverse, alla schiavitú e al significato della resistenza e della ribellione.

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3 Comments:

  • At 2:37 PM GMT+2, Anonymous Anonymous said…

    ciao cara
    mi ritrovo perfettamente in quello che dici. viviamo in un mondo al maschile, dove tutto da dio al cibo che mangiamo è uomo, uomo, uomo. ci farciscono la testa di pensieri al maschile, la grammatica è maschile, i dotti sono uomini, sembra che le donne prima del 1500 non avessero mai preso una penna in mano. i leader di partito sono uomini, anche quelli dei movimenti, non parliamo poi dei presidenti o dei primi ministri.
    c'è una cultura del maschile che s'impone ovunque, nella coscienza collettiva, nell'arte, nelle scienze tutte...e alle volte giuro, ho voglia di esplodere ed urlare. anche fra le persone piu' progressiste, anche a sinistra, c'è chi storce ancora il naso davanti a un collettivo femminista. siamo talmente ottenebrati da questa cultura del maschio che non sappiamo concepire che delle donne, tra loro, si possano incontrare e sviluppare un pensiero collettivo che sia proprio e indipendente dalla fallocrazia che ci circonda.
    sopravviviamo:
    io consiglio "i monologhi della vagina" di eve ensler.

    Alba

     
  • At 12:24 PM GMT+2, Blogger Lilli said…

    cara, ciao!
    posso plagiarti? stiamo cercando di scrivere qualche pagina sulle donne al bruno, qualche tua frase ci starebbe molto bene.
    baci***

    ps mi ricordi l'indirizzo del tuo blog?

     
  • At 7:14 PM GMT+2, Anonymous Anonymous said…

    ciao amora,
    il mio blog è indipendanza.noblogs.org e le mie sentenze sono copyright free quindi plagiatemi pure, ne saro' onoratissima.
    bacino*
    alba

     

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